Newsletter 063

La Sicilia promuove in Svizzera la candidatura a patrimonio dell’umanità dell’itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù con un ciclo di conferenze organizzate a Losanna, presso il Circolo Italiano, dall’Istituto regionale siciliano Fernando Santi, con il contributo della Regione siciliana e dell’assessorato regionale alla famiglia, politiche sociali e il lavoro. Nell’ ambito dell’iniziativa e’ stata presentata una mostra fotografica dell’Itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù, finanziata dal dipartimento lavoro.

Domenica 6 novembre ho scritto una lettera a Monreale News – che potete leggere in allegato - chiedendo le immediate dimissioni di Filippo Di Matteo che, non avendo più la maggioranza necessaria per governare la città, dovrebbe trarre le dovute conseguenze. La situazione di Monreale è ormai drammatica: la città sta vivendo una ingiusta agonia di cui sono eloquente testimonianza la grave crisi finanziaria, i cumuli di immondizia che stazionano nelle strade, l'assenza di qualsiasi politica per lo sviluppo e per la cultura, il degrado delle scuole e l'assenza di pianificazione territoriale.

Se l’Italia dei Valori ha deciso di correre da sola alle amministrative di primavera a Palermo, lo dica espressamente, non sarà un dramma. Piuttosto che pretendere chiarezza dal PD, decida cosa fare e lo comunichi al tavolo delle primarie. Continuare con un atteggiamento dilatorio e oltranzista sul tema delle alleanze serve solo a far perdere tempo e non aiuta la costruzione del percorso delle primarie, anzi lo complica.

Il Pd di Palermo deve rispettare le decisioni assunte all'unanimità dalla direzione provinciale del 23 settembre, sulla scelta del candidato alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Palermo e sui confini della coalizione. Per questo mi stupiscono certe dichiarazioni in libertà, che si leggono in merito alla candidatura di Rita Borsellino ed al percorso che si è deciso di avviare.

Bisogna evitare di perdere tempo, di sprecare energie e credibilità su scenari improbabili per cominciare a lavorare ad un percorso di centrosinistra chiaro e netto, anche perché non mi pare si possano prefigurare scenari diversi. Le forze che sono state all’opposizione dell’amministrazione Cammarata hanno il dovere di predisporre un progetto di alternativa netta senza alcun tipo di contaminazione da parte di chi porta sulle spalle politicamente, eticamente ed elettoralmente le responsabilità di questo sfascio.

Martedì 15 novembre verrà discussa alla Camera un'interrogazione urgente -che ho firmato insieme ad altri colleghi del PD- per chiedere al Ministro dell'Istruzione di chiarire le circostanze in cui si è svolta la prima fase del concorso per dirigenti scolastici, verificando tutte le gravi anomalie che hanno accompagnato la preselezione. Polemiche e proteste, oggetto anche di nostri precedenti atti di sindacato ispettivo, hanno -infatti- caratterizzato questa prima fase.

I deputati dell’Assemblea regionale siciliana ‘incompatibili’ evitino di cercare scuse inutili e fastidiose e rassegnino immediatamente le dimissioni da uno dei due incarichi, che ricoprono contemporaneamente. Fin dall’anno scorso ho seguito la preparazione dei ricorsi sul doppio incarico parlamentare e amministratore e le pronunce della Corte Costituzionale ci hanno dato ragione.

Martedì 15 novembre verrà discussa alla Camera un'interrogazione urgente -che ho firmato insieme ad altri colleghi del PD- per chiedere al Ministro dell'Istruzione di chiarire le circostanze in cui si è svolta la prima fase del concorso per dirigenti scolastici, verificando tutte le gravi anomalie che hanno accompagnato la preselezione.

Il criterio di incompatibilità del doppio incarico di deputato nazionale e sindaco, sancito dalla pronuncia della Corte costituzione sul caso del primo cittadino di Catania Raffaele Stancanelli, va esteso, secondo un’ interpretazione analogica della sentenza e nel rispetto di un principio cardine del nostro ordinamento giuridico, quello di uguaglianza, anche ai presidenti di Provincia.